8 + 1 punti chiave di un business plan
Quali sono le caratteristiche che non devono mancare in un business plan di successo? In questa guida imparerete quali sono i punti chiave che non potete per nessun motivo trascurare.
21/03/19, 13:28
La letteratura sulla struttura di un business plan è copiosa, ma vi è una certa concordanza nel ritenere che vi siano 8 punti chiave che debbono essere opportunamente articolati nel documento.
Ricordiamo, come già detto in passato, che il business plan deve convincere senza annoiare. Per ottenere questo risultato, è indispensabile che ogni piano industriale contenga una serie di elementi.
Vediamo quali sono.
- Analisi della società: bisogna spiegare con precisione quali prodotti / servizi intendiamo offrire o quali prodotti / servizi intendiamo sviluppare in prospettiva;
- Analisi del settore: in questo caso bisogna fornire una stima delle dimensioni del mercato di riferimento. Non solo: è utile spiegare come il mercato stesso sta cambiando e quali sono i principali trends, facendo riferimento a dati di cui sia possibile citare la fonte. Utile, inoltre, precisare quali sono le barriere all’ingresso in questo comparto: non sempre chi legge è esperto del vostro settore, e aiutarlo è utile, oltre che generalmente apprezzato
- Analisi dei concorrenti: quali sono i concorrenti, quali i loro punti di forza / debolezza. In questo caso l’analisi deve dimostrare conoscenza del mercato di riferimento; non ci si può permettere di trascurare player importanti o che il vostro interlocutore vi sorprenda citando un concorrente di cui non sospettavate l’esistenza
- Analisi dei clienti e dei fornitori: l’analisi della clientela è fondamentale: chi sono, che potenziale di spesa hanno, che ceto sociale, quale stile di consumo, perché possono essere potenzialmente interessati al mio prodotto / servizio e quanto siamo “sostituibili” con un’impresa concorrente. Riguardo ai fornitori, è utile tracciare una panoramica di quelli presenti sul mercato, mettendo in rilievo alcune dimensioni rilevanti come il taglio medio degli ordini e la richiesta di eventuali esclusive o vincoli contrattuali.
- Piano di marketing: in questa sezione è fondamentale indicare come intendiamo raggiungere i clienti, con quale strategia e attraverso quali canali di marketing vogliamo penetrare il mercato. Come determiniamo il prezzo dei nostri prodotti/servizi, come vogliamo posizionare il marchio sono altre dimensioni rilevanti.
- Management: qual è la struttura organizzativa attuale e come intendiamo modificarla o integrarla in futuro? Pensiamo di istituire un consiglio di amministrazione o utilizzare consulenti permanenti? Se sì con quali profili ed expertise?Il management e la struttura organizzativa dicono molto di un’azienda. Assicuratevi che le cariche siano ricoperte dalle persone giuste e che non ci siano “vuoti” in funzioni aziendali rilevanti.
- Piano Operativo (le cosiddette “operations): è una descrizione del piano operativo e degli obiettivi intermedi da raggiungere per eseguire il piano nella sua interezza alla fine del periodo definito.
- Piano Finanziario: quali sono le esigenze finanziarie per raggiungere gli obiettivi del business plan? Si tratta di reperire risorse a titolo di finanziamento o è necessario anche coinvolgere nuovi soci? In quest’ultima circostanza, si aprirebbe il tema della valutazione dell’impresa che richiederebbe una trattazione separata.
- Executive Summary. Lo abbiamo lasciato per ultimo, ma si tratta, per molti, del punto più importante. E’ un riassunto prodotto a beneficio dei lettori del business plan. Collocato prima dello stesso, consente di farsi un’idea di un lavoro lungo e articolato, senza la necessità di rivederlo tutto e nel dettaglio. È necessario dare la massima cura e attenzione a questa sintesi: l’obiettivo ultimo non è dare conto del contenuto del business plan, ma convincere il lettore sulla bontà del progetto imprenditoriale. Come diceva Guy Kawasaki, il lavoro dell’Executive Summary è quello “di vendere” non di descrivere! Siate seri e precisi ma dimostrate di avere visione.