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5 regole d’oro per i finanziamenti a breve termine

16 Maggio 2019

Le forme di finanziamento a breve termine rappresentano la principale fonte di finanziamento delle PMI italiane, ma spesso se ne abusa.

Le forme di finanziamento a breve termine rappresentano la principale fonte di risorse delle PMI italiane. Spesso, però, se ne fa un uso improprio: vengono richieste anche quando non servono, non sono evidentemente concedibili oppure quando gli strumenti corretti sarebbero quelli di medio/lungo termine.

La prima caratteristica di un’azienda in equilibrio finanziario è avere un indebitamento (rapporto tra mezzi propri e mezzi di terzi) ragionevole e sostenibile.

Ma non basta trovare i soldi: le attività devono essere finanziate con canali e prodotti adeguati sia dal punto di vista tecnico che della durata.

Ecco 5 regole d’oro da tenere presente nella gestione finanziaria della tua azienda e che faciliteranno il rapporto con le banche.

  • Attenzione agli insoluti: percentuali superiori al 10% oppure inferiori, ma in costante crescita di mese in mese sono dannose per l’azienda. Al momento del rinnovo ci saranno quasi sicuramente problemi (diminuzione castelletto, richiesta garanzie accessorie, aumento tasso di interesse etc.). Spesso la conseguenza diretta di insoluti elevati è la presenza di sconfinamenti, che sono evidenziati in Centrale Rischi a tutti gli Istituti di credito.
  • Evitare la presentazione di clienti insolventi: se sappiamo già che un cliente avrà difficoltà a pagare alla scadenza è inutile (e dannoso) presentare le sue fatture/Ri.Ba. all’anticipo. Inoltre, in caso di pagamento oltre scadenza da parte del cliente (senza utilizzare la Ri.Ba, o su altra banca) è utile dimostrare alla banca che l’operazione finanziata si è conclusa e dargli evidenza del pagamento ricevuto successivamente.
  • Canalizzazione dei flussi: la banca deve essere certa che dietro alle fatture anticipate ci siano operazioni reali e correttamente canalizzate.
  • Concentrazione del rischio: in generale è difficile che una banca accetti anticipi di uno stesso cliente per percentuali di fatturato superiori al 30%, a meno che non ci siano linee dedicate al singolo cliente. Queste ovviamente vanno gestite e monitorate con attenzione.
  • Tempi di apertura del castelletto: in presenza di clienti che pagano oltre i 120 gg (normalmente è il tempo massimo di apertura del fido) è consigliabile impostare una linea dedicata aperta per più tempo, proprio per non incorrere in insoluti e/o sconfinamenti

Guidare un’azienda dal punto di vista finanziario non è la stessa cosa che gestirla dal punto di vista produttivo. Può capitare a tutte le imprese di attraversare momenti di tensione: uscirne è possibile, con scelte adeguate e il consiglio di un professionista.

PMI Tutoring può aiutarti a prendere le decisioni migliori per gestire il fabbisogno finanziario della tua azienda. Contattaci con fiducia, siamo a tua disposizione.

Le forme di finanziamento a breve termine rappresentano la principale fonte di risorse delle PMI italiane. Spesso, però, se ne fa un uso improprio: vengono richieste anche quando non servono, non sono evidentemente concedibili oppure quando gli strumenti corretti sarebbero quelli di medio/lungo termine.

La prima caratteristica di un’azienda in equilibrio finanziario è avere un indebitamento (rapporto tra mezzi propri e mezzi di terzi) ragionevole e sostenibile.

Ma non basta trovare i soldi: le attività devono essere finanziate con canali e prodotti adeguati sia dal punto di vista tecnico che della durata.

Ecco 5 regole d’oro da tenere presente nella gestione finanziaria della tua azienda e che faciliteranno il rapporto con le banche.

  • Attenzione agli insoluti: percentuali superiori al 10% oppure inferiori, ma in costante crescita di mese in mese sono dannose per l’azienda. Al momento del rinnovo ci saranno quasi sicuramente problemi (diminuzione castelletto, richiesta garanzie accessorie, aumento tasso di interesse etc.). Spesso la conseguenza diretta di insoluti elevati è la presenza di sconfinamenti, che sono evidenziati in Centrale Rischi a tutti gli Istituti di credito.
  • Evitare la presentazione di clienti insolventi: se sappiamo già che un cliente avrà difficoltà a pagare alla scadenza è inutile (e dannoso) presentare le sue fatture/Ri.Ba. all’anticipo. Inoltre, in caso di pagamento oltre scadenza da parte del cliente (senza utilizzare la Ri.Ba, o su altra banca) è utile dimostrare alla banca che l’operazione finanziata si è conclusa e dargli evidenza del pagamento ricevuto successivamente.
  • Canalizzazione dei flussi: la banca deve essere certa che dietro alle fatture anticipate ci siano operazioni reali e correttamente canalizzate.
  • Concentrazione del rischio: in generale è difficile che una banca accetti anticipi di uno stesso cliente per percentuali di fatturato superiori al 30%, a meno che non ci siano linee dedicate al singolo cliente. Queste ovviamente vanno gestite e monitorate con attenzione.
  • Tempi di apertura del castelletto: in presenza di clienti che pagano oltre i 120 gg (normalmente è il tempo massimo di apertura del fido) è consigliabile impostare una linea dedicata aperta per più tempo, proprio per non incorrere in insoluti e/o sconfinamenti

Guidare un’azienda dal punto di vista finanziario non è la stessa cosa che gestirla dal punto di vista produttivo. Può capitare a tutte le imprese di attraversare momenti di tensione: uscirne è possibile, con scelte adeguate e il consiglio di un professionista.

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